BIOGRAFIE OSPITI

Riccardo Scamarcio
Nato a Trani nel 1979, alla fine degli anni '90 si è trasferito a Roma per seguire i corsi di recitazione della Scuola Nazionale di Cinema. Nel 2000 interpreta la fiction TV "Ama il tuo Nemico 2" (regia di Damiano Damiani), seguita nel 2001 da "Compagni di Scuola" (regia di T. Aristarco e C. Norza).
Dopo essere stato scelto da Marco Tullio Giordana per interpretare il figlio di Alessio Boni in "La Meglio Gioventù" (premio "Un Certain Regard" al Festival di Cannes, vincitore di sei David di Donatello e sette Nastri d'Argento), continua la sua carriera cinematografica con "Ora o Mai Più" di Lucio Pellegrini. Nel 2003 Luca Lucini gli offre il ruolo di protagonista in "Tre Metri Sopra il Cielo", tratto dal romanzo di culto di Federico Moccia (ed. Feltrinelli). Oltre a riscuotere uno straordinario successo presso il pubblico di riferimento del film (ragazze e ragazzi tra i 12 e i 21 anni), Riccardo Scamarcio si conferma come uno dei più promettenti attori della sua generazione. A Luglio dello stesso anno è stato premiato dalla Stampa Estera con il Globo d'Oro come miglior attore esordiente. Nel 2004 Riccardo ha interpretato il "Nero" in "Romanzo Criminale>, gangster epic diretta da Michele Placido, ed ha collaborato nuovamente con Luca Lucini ne "L'Uomo Perfetto". Nel 2005 recita accanto a Valeria Golino in "Texas", primo lungometraggio di Fausto Paravidino, prodotto da Fandango. Nel 2007 interpreta ancora la parte di Step in "Ho Voglio di Te" e partecipa al film di Luchetti "Mio Fratello è Figlio Unico" e di Abel Ferrara "Go Go Tales".

Paolo Ferrari
è un “fabbricatore di immagini”.
La sua produzione si distingue per un carattere di ricerca e sperimentazione del linguaggio, nelle molteplici forme della comunicazione audiovisiva. Dal 1998 è tra i primi sperimentatori delle tecniche di ripresa digitale applicate al Cinema.   
La sua filmografia comprende oltre 40 documentari e 14 lungometraggi per il cinema.
Dai film di Daniele Segre, il più originale documentarista italiano (Partitura per volti e voci, 1991 – Vecchie, 2003)  alle prolifiche sperimentazioni digitali di Giuseppe Bertolucci (Il pratone del casilino, 1995 , Ferdinando, 1997); dall’originale esordio di Massimo Martella (Il tuffo, 1993:  premio KODAK alla Mostra di Venezia 1993)  al visionario film di Marco S. Puccioni (Quello che cerchi, 2002: premio miglior cinematografia al festival del cinema Europeo Lecce 2002); dal poetico e pluripremiato film di Carmine Amoroso (Cover Boy: l’ultima rivoluzione, 2007:  Miglior fotografia al Festival di Valencia 2007 – Miglior Film al festival del cinema Politico di Barcellona 2007) al corale affresco contemporaneo dell’esordiente Marco Carniti (Sleeping Around, 2008: miglior fotografia al Festival di Ibiza 2008). Con Mimmo Calopresti realizza film documentari di notevole interesse : Tutto era fiat (1998), L’ora della lucertola(2004) - selezione ufficiale Venezia eventi 2004, Dove’è Auschwitz (2005) -  La fabbrica dei tedeschi (2008) e la parte digitale del lungometraggio L’abbuffata (2007).
Ideale prosecutore della scuola di Vittorio Storaro, Paolo Ferrari reinventa l’estetica del suo maestro contaminando le tecniche tradizionali della pellicola con i territori ancora inesplorati dell’immagine digitale.

Emidio Frattaroli è fondatore, editoree direttore responsabile del quotidiano di informazione audio evideo on-line AV Magazine: www.avmagazine.it.
È tra i maggiori esperti a livello internazionale sulle tecnologie audio e video digitali per i mercati
consumer e professionale. Si occupa della ricerca di nuovi strumenti e metodologie per l’analisi della qualità dei prodotti audio e video. Dal 1999 collabora con le principali riviste del settore audio e video in Italia e in Europa, svolge attività di consulenza e formazione nel settore dell'elettronica di consumo e in questo campo è autore di testi televisivi.

Franco Giraldi, nato nel 1931, è regista e sceneggiatore di origini slovene, di padre istriano e radici italiane. La Trieste lacerata del dopoguerra e le conoscenze che vi maturano (da Tullio Kezich a Callisto Cosulich) lo conducono presto al passaggio dalla critica cinematografica (esercitata sulle colonne de l’unità), alla sceneggiatura e alla regia. Gilardi lavora talvolta – soprattutto agli inizi – sotto la copertura di vari pseudonimi (il più utilizzato: Frank Garfield), per film di finzione e sceneggiati televisivi. Da subito Giraldi ha la possibilità di lavorare con personalità quali Sergio Leone e Gillo Pontecorvo, Giuseppe de Santis e Sergio Corbucci. L’esordio è nel genere dello spaghetti western (7 pistole per i mc gregor, sugar colt, 7 donne per i mc gregor) e nella commedia all’italiana (cuori solitari, la bambolona, la supertestimone). Per la televisione realizza sceneggiati di ambientazione europea, da la rosa rossa e gli ordini sono ordini, sceneggiato da Tonino Guerra e ispirato a un racconto breve di Alberto Moravia (1972) a il lungo viaggio, tratto da Fedor Dostoevskij, un anno di scuola (1977), il corsaro, tratto dal romanzo di Joseph Conrad e interpretato da Philippe Leroy e Laura Morante. Si tratta di opere per il pubblico più ampio, ma tutte caratterizzate da un’estesa e sempre vivace cultura personale, che spazia dalle lettere alla musica.
Dei suoi film di finzione restano vivi nella memoria la giacca verde (1980), tratto da un racconto di Mario Soldati, mio figlio non sa leggere (1984), nessuno torna indietro (1987), quattro storie di donne: luisa, danubio (1991). Nel 1996 dirige la frontiera, ambientato durante la prima guerra mondiale, mentre è del 2002 la trasposizione di le voci, tratto dal best-seller di Dacia Maraini.

Claudio Giovannesi è nato a Roma nel 1978. Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha lavorato per Radio RAI, ha pubblicato recensioni cinematografiche e ha collaborato dal 2001 al 2004 con la redazione di Blob. Impegnato da diversi anni nello studio della chitarra jazz, scrive musiche per spettacoli teatrali. Tra i suoi cortometraggi, ricordiamo: "Ultimo Taglio" e "Il Cellulare" (2000), "Caino" (2002), "La Banda" (2003), "I Gabbiani" (2004), "L’Uomo Uccello e L’Uomo del Sottosuolo" (2005) e "Welcome Bucarest" (2007). Il suo primo lungometraggio è "La Casa sulle Nuvole".


Angelo Moscariello, critico e saggista, già docente a contratto di Storia del cinema dal 1999 al 2005 presso l’Università di L’Aquila, attualmente insegna la stessa disciplina presso l’Accademia dell’Immagine di L’Aquila. Collabora a “La rivista dei libri” di Firenze  e a “L’indice dei libri” di Torino. Tra le sue aree di interesse il linguaggio filmico, l’estetica del cinema e il rapporto cinema-letteratura inteso in una prospettiva intermediale.. Ha  pubblicato, tra l’altro:
- Claude Chabrol, La Nuova Italia,Firenze(1977); Come si guarda un film, Laterza , Bari ( traduzione in portoghese)(1982) ; Cinema e/o letteratura, Pitagora, Bologna (1984); Come si gira un film, Editori Riuniti,Roma (1995); L’immagine equivalente. Corrispondenze tra cinema e letteratura da Dante a Robbe Grillet, Pitagora, Bologna (2005); Colpi di cinema, Audino, Roma (2006); Fantasy, Electa, Milano (2007); Nouvelle Vague, Audino, Roma (2008); Horror, Electa, Milano (2008); Gag. Guida alla comicità slapstick, Audino,Roma (2009).
 
Tonino Valerii
è nato a Montorio al Vomano nel 1934. Nel 1955 si trasferisce a Roma dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Dopo aver iniziato come sceneggiatore, nel 1964 divenne assistente alla regia di Sergio Leone e lavorò con il grande maestro in Per un pugno di dollari (non accreditato) e in Per qualche dollaro in più. Due anni dopo debutta alla regia con Per il gusto di uccidere e infine nel 1968 firma il suo lavoro più importante, I giorni dell'ira, con la celebre colonna sonora di Riz Ortolani. Per la sua vena violenta e truce il film è stato molto apprezzato da Quentin Tarantino, grande appassionato del genere. Con Il mio nome è Nessuno (1973) ha compiuto una non banale riflessione sulla scomparsa del mito del western e realizzato l'opera in un certo senso conclusiva della stagione del western all'italiana.
Dagli fine degli anni ottanta, si dedica a fiction non banali quali Due madri ( 1989 ), Il ricatto ( 1989 ), Una prova di innocenza( 1990 ).


Stefano Tura è Senior Product Manager Professional & Broadcast IT Systems Business Europe (PBITS)

Enrico Melozzi (Teramo, 1977), compositore, violoncellista. Considerato una personalità poliedrica nella scena musicale nazionale, spazia dall’attività di compositore a quella di concertista, muovendosi agilmente tra diversi generi e stili, dalla musica classica al jazz, dalla musica contemporanea alle più particolari forme di improvvisazione. Dopo il diploma in violoncello con il massimo dei voti, si dedica alla materia compositiva, dapprima in Germania, dove diventa assistente di Michael Riessler, celebre compositore e virtuoso del clarinetto. Successivamente a Roma, dove tuttora vive, si dedica alla composizione di colonne sonore per il piccolo e grande schermo, ottenendo in poco tempo numerose pubblicazioni ed emissioni televisive da parte di RAI – SKY – CAM ORIGINAL SOUNDTRACK – DIMI, e molti lavori teatrali (Elisa Di Eusanio, Giacinto Palmarini, Walter Nanni, Cinzia Leone, Accademia Nazionale Di Arte Drammatica di Roma, Gabriele Lavia, Piera Degli Esposti, Francesco Salvi). Firma numerosissime collaborazioni con la nuova scena Jazzistica Italiana» (Fidanza, Filippini, Lorusso, Signorile, Montagne, Amalia Grè, Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Antonella Ruggero etc…) sia come strumentista che come arrangiatore e compositore, e si fa presto notare da musicisti di calibro internazionale, scrivendo per Paolo Fresu, Sabine Mayer, Michel Portal, Pierre Charial, e Terry Bozzio, storico batterista di Frank Zappa.
Il bisogno di ricercare una via espressiva che tenga conto dei nuovi parametri di attenzione del pubblico moderno, lo porta a collaborare con Stefano De Angelis, DJ, programmatore e compositore, con il quale fonda il Lisma Project (2003). Ne segue la produzione «LISMA VIVE» (prodotto da LISMA ARTE, IMAIE, RAIDOC), e molti altri concept show multimediali (Enterratis, Premio Zeus).
Nell’ambito della musica sinfonica e cameristica, compone diverse opere, tra le quali spiccano «3+3, come la forma cambia ciò che esprime», (concerto per pianoforte e orchestra), «RagTime per 6», «Il grande abete Rosso»(fiaba sinfonica), Adagio e Fuga per orchestra d’archi.
Nel 2005 idea e produce alla guida dell’associazione LismaArte il concerto per 2 flauti e archi Ride-Side, e successivamente lo spettacolo multimediale «Oliver Twist», per pianoforte, flauti orchestra d’archi, elettronica e visual-art. L’opera sarà poi rappresentata il 20 dicembre 2005 in prima mondiale all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e Melozzi diventa così il primo compositore abruzzese a dirigere una propria opera nel prestigioso auditorium romano.