"Cineramnia si gira a Teramo" è una sfida di creatività realizzativa tra quattro talenti emergenti del Cinema italiano che dovranno cimentarsi nella nella produzione di un cortometraggio rispettando rigorosamente un regolamento (vedi sotto). I registi di che si affronteranno in questa quinda edizione:

 

 

 

Dino Santoro, siracusano, classe 1978, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia  di Roma in recitazione, oltre ad una ricca serie di partecipazioni come attore in numerose fiction italiane (tra gli altri Carabinieri, Il commissario,  Posso chiamarti amore), è stato protagonista del film Le 4 porte del deserto di A. Padovano nonché interprete per Vito Zagarrio in Tre giorni di anarchia. Santoro tuttavia non disegna di passare dietro la macchina da presa, realizzando, dal 2000, una decina di lavori, tra cui La vita nuda (2008), Chista iè a vita (2001), a 9mm dall’affitto (2004).

 

 

Emiliano Dante, aquilano, classe 1974, specializzato in Arte Contemporanea, insegnante di Cinema, fotografia e televisione presso la Facoltà di Scienze della Formazione all’Università dell’Aquila, saggista, autore di spettacoli multimediali, dopo alcuni corti di carattere sperimentale, ha recentemente esordito nel lungometraggio con Omission.

 

  

 

Pietro Albino Di Pasquale, nato a Teramo il 14/04/1974, è sceneggiatore e autore teatrale. Il corto di Cineramnia è la sua prima prova dietro la macchina da presa.

 

 

 

Miloje Popovic è nato a Belgrado nel 1976. Si è laureato in regia cinematografica alla FDU (Accademia delle Arti Drammatiche) a Belgrado e al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Ha realizzato numerosi cortometraggi e documentari che sono stati presentati e premiati in festival del cinema internazionali. Alcuni di questi film sono stati proiettati sulle reti televisive di ARTE (canale europeo della cultura), ARD (canale tedesco), CTS 1 (canale della TV Cecha ) RTS (Radio Televisione Serba ) e alla RAI. Il suo film di diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia, " Niente di grave " , fa parte del film a episodi " Incidenti ", coprodotto da RAI Cinema, ed è stato distribuito nelle sale  in Italia.

 

 

 
Al “si gira” dei quattro registi che caratterizza la gara di Cineramnia, quest’anno si affianca una sezione fuori concorso. Gli ospiti speciali di questa quinta edizione sono loro: Marco Possenti, Franco Di Domenico e  il collettivo cinematografico di Anna Colaiacomo. 
 

 

 

IL REGOLAMENTO DI CINERAMNIA 2009

 

1.    Tutte le fasi di di lavorazione del rispettivo cortometraggio (Preparazione, Prove, Set, Montaggio e Post-produzione) dovranno essere svolte nell'arco di 72 ore durante la settimana del festival (21-27 Giugno 2009).

2.    Un medesimo direttore della fotografia, un medesimo tecnico del suono e un medesimo montatore saranno a disposizione dei 3 registi per lo stesso periodo di ore durante l'arco della produzione.

3.    Ogni corto dovrà essere composto da  3 inquadrature chiave  + un inquadratura Jolly facoltativa.

4.    Per inquadratura chiave deve essere intesa un'inquadratura in cui la mdp (macchina da presa) dovrà rimanere “ferma”, ancorata nella stessa posizione iniziale.

5.    Per inquadratura jolly deve essere intesa un'inquadratura o piano sequenza (mdp ferma o mobile) in cui l'operatore alla macchina sarà obbligatoriamente il regista stesso.


6.    La durata minima di ogni corto è di 3 minuti, compresi eventuali titoli di testa e di coda. Non è previsto un limite massimo.

7.    Tutte le location delle inquadrature chiave di ogni corto saranno decise dalla direzione del festival che a suo giudizio insindacabile, per motivi produttivi o di promozione del territorio, stabilirà nove i luoghi della città di Teramo che dovranno costituire lo sfondo della messa in scena.

8.    La location dell'inquadratura Jolly sarà invece scelta da ogni regista secondo le proprie esigenze e i propri gusti, in accordo con i tempi, le modalità e i limiti della produzione.

9.    Tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del relativo cortometraggio dovranno essere scelti tra i provinati di Cineramnia 2009.

10.    In fase di post-produzione è ammesso qualunque tipo di “effetto speciale” compatibilmente con i tempi, le modalità e  i limite della produzione e dei tempi di consegna.


11.    La consegna del montato finale dovrà avvenire non più tardi delle 12:00 di Sabato 27 Giugno. Alle 21:00 dello stesso giorno i corti saranno proiettati in Piazza S.Agostino a Teramo dove il pubblico spettatore attraverso una votazione decreterà il vincitore.

13.    Al vincitore andrà il “Premio Città di Teramo” consistente in una borsa di 500 euro messa a disposizione da "Audiovideo", videonoleggio Dvd e Blue-ray, in via Oberdan 25.
 

 

 


Centro della manifestazione, il "si gira", punto di convergenza tra i provinati, la città e le troupe.

Si gira a Teramo”. Partiamo da qui, dal “si gira”. Ovvero da tutto quello che non trovate nelle pagine del sito. Perché Cineramnia sta soprattutto in questa formula: coinvolgere e girare. Girare, nel senso di riprendere e, attraverso questo gesto, coinvolgere. Proprio in questo duplice movimento si trova il senso della manifestazione che il Cineforum Teramo ha organizzato trovando il pieno appoggio di enti ed istituzioni e il consenso dei cittadini tutti.

Disperdere per la città delle minitroupes composte da un regista, un fonico e un montatore, per girare un corto nell'arco di una settimana, coinvolgendo gli spazi della città e i cittadini che si sottoposti ad un provino alcune mesi prima. Ma cosa raccontano i registi? Non ci sono restrizioni di genere o di temi: da un semplice racconto ad un documentario fino al videoclip, ognuno potrà sbizzarrirsi in libere visioni secondo il proprio estro. Le troupes si disperdono liberamente per il nostro territorio come facevano un tempo i pittori armati di tavolozza e pennello (gli en plen air degli impressionisti), qui di videocamera e microfono, alla ricerca di uno spazio o di un volto vero, di una storia da raccontare, di un carattere da pedinare, di una città invisibile, di Cineramnia insomma. Un città trasformata allora in un piccolo grande set, immersa nel gioco del cinema, non più davanti allo schermo ma dentro; e quindi non più cittadini-spettatori, ma dentro il meccanismo del fare cinema, non per smania narcisista, ma semplicemente per capire, per conoscere.

 

 

In queste immagini i momenti delle riprese che hanno animato le quattro edizioni della manifestazione.